Samih al-Qasim nacque l’11 maggio 1939 da una famiglia drusa nella città di Zarqa in Giordania. Suo padre, Muhammad al-Qasim al-Hussein, era del villaggio di al-Rama nell’Alta Galilea. Sua madre era Hana Shihadeh Muhammad Fayyad. Aveva quattro fratelli: Rasim, Sa’id, Sami e Mahmud e due sorelle: Shafiqa e Sadiqa. Lui e sua moglie, Nawal Salman Hussein, avevano quattro figli: Muhammad, Waddah, Umar e Yasir.
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Nazım Hikmet
Nazım Hikmet è stato uno dei più importanti poeti moderni della Turchia. Nato a Salonicco il 20 novembre del 1901 in una famiglia aristocratica, inizia a scrivere le prime poesie a soli quattordici anni. Durante la guerra d’indipendenza turca aderisce al partito nazionalista turco di Ataturk, abbandonandolo però quasi subito. A seguito della sua denuncia del genocidio armeno, è costretto ad espatriare in Unione Sovietica, dove approfondisce la rivoluzione bolscevica e inizia a leggere Marx. È proprio in questo periodo che Hikmet diventa comunista e conosce alcune personalità importanti della russia sovietica, tra cui Lenin, Esenin e Majakovskij. Ritorna in Turchia nel 1928 e dopo essersi iscritto al Partito Comunista Turco, viene condannato per affissione irregolare di manifesti politici. Passa cinque anni in carcere per poi essere amnistiato nel 1935.
Vladimir Majakovskij: opere scelte
È considerato il poeta della Rivoluzione, fu interprete della cultura russa post rivoluzionaria.
Majakovskij è un poeta moderno perché non ha rimpianti per il mondo che cade, per l’arcadia. Tutta la sua opera, dai lavori teatrali ai versi d’occasione più
immediata, partecipa di questo carattere combattivo e mordente. Egli concepiva
il poeta attivamente inserito nella nuova società sorta dalla rivoluzione e odiava
gli atteggiamenti mistici, ispirati.
Nel 1908 entra a far parte del Partito bolscevico: la sua voce di basso precoce e
l’atta statura servono a nascondere la sua età: ha solo quindici anni! Ed è in
carcere, dove viene rinchiuso l’anno seguente e dove rimane per sei mesi, che
egli incomincia a scrivere versi: ne riempie un intero quaderno: «Un grazie ai
guardiani: all’uscita me l’hanno sottratto, altrimenti l’avrei pubblicato!»
Pubblichiamo il volume di opere scelte
Piccola antologia di poesie sulla Resistenza
Pubblichiamo una breve raccolta di poesie sulla Resistenza.
Tanti i nomi di spicco: Franco Fortini, Giorgio Bassani, Giuseppe Ungaretti, Gianni Rodari, Salvatore Quasimodo, Cesare Pavese, Pier Paolo Pasolini, Davide Lajolo “Ulisse”, Primo Levi, Corrado Govoni, Elena Bono
Continua a leggere “Piccola antologia di poesie sulla Resistenza”Miguel Hernández
È considerato uno dei più influenti poeti e drammaturghi della letteratura spagnola del ‘900. Sebbene inquadrato nella generazione del ’36 ebbe molti contatti con la generazione del ’27 tanto d’essere considerato da Dámaso Alonso come il «geniale epigono della generazione del ’27».
Nella guerra civile spagnola si arruolò volontariamente nell’esercito repubblicano e iniziò il suo attivismo politico legato al Partito Comunista di Spagna.
Per questa sua attività venne incarcerato dalla dittatura franchista e morì in carcere nel 1942 a soli 31 anni.
Piccola antologia di poeti italiani, comunisti, antifascisti, progressisti
Pubblichiamo una piccola raccolta di opere.
Numeroso l’elenco degli autori inseriti: Sibilla Aleramo, Giuseppe Bartoli, Giorgio Bassani, Piero Calamandrei, Giovanni Capuzzo, Giuseppe Colzani, Franco Fortini, Alfonso Gatto, Arnaldo Ippoliti, Natalia Ginzburg, Egidio Meneghetti, Velso Mucci, Pier Paolo Pasolini,
Micu Pelli, Giorgio Piovano, Salvatore Quasimodo, Raffaello Ramat, Gianni Rodari, Umberto Saba, Edoardo Sanguineti, Rocco Scotellaro, Girolamo Sotgiu
Pietro Tajetti “Mario”, Giuseppe Verduci, Renata Viganò, Paolo Volponi.
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Tempo perso di Jacques Prévert
Tempo perso

Davanti alla porta dell’officina
l’operaio s’arresta di scatto
il bel tempo l’ha tirato per la giacca
e come egli si volta
e osserva il sole
tutto rosso tutto tondo
sorridente nel suo cielo di piombo
strizza l’occhio
familiarmente
Su dimmi compagno Sole
forse non trovi
che è piuttosto una coglionata
offrire una simile giornata
a un padrone?
Jacques Prévert