Riceviamo e pubblichiamo:
Mercoledì 3 marzo ore 20,30
Piattaforma Googlemeet
Costruiamo unitariamente una campagna di opinione e di mobilitazione contro:
- l’obbligo di fedeltà, art. 2105 del Codice Civile del 1942, e la rottura del ‘rapporto fiduciario’, aspetto fondamentale della repressione padronale e arma con cui vengono sempre più colpiti, sanzionati fino al licenziamento, delegati, attivisti, lavoratori e lavoratrici, che si battono per la sicurezza, la salute, la dignità, diritti e tutele;
- i codici etici imposti dai Consigli di Amministrazione di aziende e recepiti nei Ccnl per un’attiva e “volontaria” identificazione con la mission aziendale (manipolazione attiva per un consenso… passivo).
Crescono parallelamente casi di repressione padronale, aziendale e di Stato, che si esprime a più livelli (nei confronti di avanguardie di lotta e di settori di lavoratori, come nella logistica) e in varie modalità.
Durante la pandemia da ‘Covid-19’, chi ha preteso dispositivi (Dpi) e condizioni di sicurezza è stato perseguito e/o licenziato. Denunce di operatori e operatrici incappucciati o di spalle per non essere riconosciuti e non subire rappresaglie.
Da inizio anno, fra i licenziati, solo per riportare alcuni casi: il delegato Rsu Nicola Comparato della Flai Cgil della storica azienda di salumi Ferrarini; l’attivista della Cub Giuseppe Floridia, licenziato dalla cooperativa “Elleuno” per aver “infranto il rapporto fiduciario”; il delegato Rsu Flai Cgil Fabrizio Ferrari, licenziato dalla Star di Agrate Brianza (MB); l’attivista Gian Luca Da Rulando, del Collettivo FLMUniti del cantiere di Riva Trigoso (Ge).
Per informazioni e contatti: coordautoconvocat2019@gmail.com
Coordinamento Lavoratori e Lavoratrici Autoconvocati per l’Unità della Classe (CLA)
27/2/2021
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