Il 25 novembre ricorre la “giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Come ogni anno, vi saranno ipocriti appelli interclassisti contro la violenza maschile e per un maggior protagonismo delle donne, appelli lanciati da coloro che hanno tutto l’interesse a garantire la continuità del sistema capitalistico basato sull’oppressione e sullo sfruttamento.
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Cipoml Europea – risoluzione sulla lotta alla violenza sulle donne
Durante la pandemia, i lavoratori nel loro insieme sono stati costretti a pagare il prezzo della crisi. Il fardello più pesante è stato scaricato sulle donne che si sono trovate senza aiuto sociale e statale in questo periodo. La “nuova normalità” del capitalismo significa un periodo durante il quale gli attacchi a tutte le conquiste ottenute in un secolo dalle donne, come risultato della loro lotta per la libertà e l’uguaglianza, si intensificano continuamente.
Questo è sempre avvenuto in ogni crisi del sistema capitalista e nei periodi di guerre imperialiste. Le donne svolgono e devono affrontare orari di lavoro più lunghi, al tempo stesso che peggiorano le condizioni di lavoro; si attuano forme lavorative più pericolose ed insicure, aumentano le discriminazioni e le pratiche maschiliste.