29 settembre 1944. Strage di Marzabotto, uno dei più gravi crimini di guerra compiuti contro la popolazione civile: 1830 vittime. Dopo l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema avvenuta il 12 agosto 1944. Inizia quella che viene ricordata come “la marcia della morte” che – attraversando Versilia e Lunigiana – giunse nel bolognese. Lo scopo di Albert Kesserling alla guida delle SS e di militari italiani fascisti travestiti da truppa tedesca, con funzione di guide, informatori e becchini era fare “terra bruciata” attorno alle formazioni partigiane nelle retrovie della linea gotica sterminando le popolazioni che le appoggiavano.
29 settembre 1944. Le SS del maggiore Reder uccidono 226 partigiani della Brigata “Stella Rossa”.