15 maggio 1948: il giorno della nakba (catastrofe in arabo). In seguito alla vittoria della guerra scatenata dalla entità sionista (Israele), decine di villaggi palestinesi vengono distrutti e circa 700mila palestinesi sono costretti a lasciare le proprie case e diventare profughi di guerra. Viene instaurato un regime di occupazione militare particolarmente opprimente, da continui espropri e dalla colonizzazione abusiva delle terre, da espulsioni individuali e di massa che, nel corso dei decenni, hanno prodotto una quantità tale di profughi che, ad oggi, metà del popolo palestinese vive al di fuori dei cosiddetti “Territori occupati”.