Riceviamo e pubblichiamo:
In Toscana mancano 6.000 infermieri, 400 medici dell’emergenza e del 118, ma mancano anche anestesisti, chirurghi, pediatri, cardiologi, medici di medicina generale, oss, radiologi, tecnici di laboratorio, ecc.
Una situazione esplosiva che con il blocco delle assunzioni, la sospensione di operatori non vaccinati, malati e quarantena dal Covid-19, rende insostenibile lo svolgimento delle attività sanitarie. Il peggioramento delle condizioni di lavoro con l’aumento dei carichi individuali, alimentato da un sentimento di sfiducia per un possibile miglioramento della situazione, ha spinto numerosi medici ad abbandonare gli ospedali in favore del privato o ad anticipare il pensionamento.
Da anni si fanno i conti con piante organiche ridotte e in sofferenza, e per ragioni di contenimento economico si susseguono continui blocchi del turnover. Gli interventi in emergenza continui a causa della pandemia da Covid-19, che prevedevano l’integrazione degli organici si sono risolti in maggioranza con assunzioni con contratti flessibili e a tempo determinato, che non ha modificato la grave situazione.
La carenza di personale viene denunciata da tempo, frutto di una politica che, anno dopo anno, sta privatizzando la sanità, chiudendo ospedali, cancellando posti letto, desertificando i territori, mettendo a rischio il diritto alla cura e all’assistenza. Una politica che ha mostrato i suoi effetti negativi durante la pandemia, utilizzata per velocizzare il trasferimento delle attività più lucrose per il privato. Una realtà che sta velocemente assumendo i contorni di una vera emergenza nazionale. Difendere il bisogno di cure e di un’assistenza con al centro la persona, è un diritto che occorre esercitare con forza contro questo scempio che sta distruggendo il servizio sanitario pubblico.
Ora più che mai diventano necessarie misure urgenti!
Piano straordinario di assunzioni, attingendo anche dalle graduatorie concorsuali, stabilizzazione dei precari e reintegro dei lavoratori sospesi
– Comitato Sanità Pubblica Versilia contro il depotenziamento dell’Ospedale Unico e dei servizi sanitari territoriali
contatti: comitatosanitapubbli@virgilio.it Massa, 28 gennaio 2022