Le elezioni passano… i problemi veri restano!

La crisi pandemica e la gestione capitalistica dell’emergenza sanitaria dimostrano incapacità e malaffare del sistema di far fronte ai bisogni essenziali della classe lavoratrice e della maggioranza della popolazione. In nessun modo il carattere imprevisto e contingente del ‘Covid-19’ può nascondere, o far passare in secondo piano, le responsabilità dei governi che hanno subordinato la salute e la sicurezza della popolazione agli interessi del profitto e del mercato.

132mila sono le Vittime per l’inadeguatezza delle misure sanitarie di contenimento dei contagi, dei servizi sanitari devastati, di una politica di privatizzazioni e taglio del personale, dell’attacco alla spesa sociale e ai servizi socio-sanitari sul territorio.

La situazione drammatica in sanità è stata la principale alleata del ‘coronavirus’; tornare alla precedente ‘normalità’ vuole dire perpetuare le stesse condizioni (smantellamento della sanità pubblica, solidale e universale) che hanno determinato l’immane tragedia.

Le misure sul “green pass” sono la foglia di fico dietro cui si nascondono un governo e uno Stato che non hanno voluto assumersi neppure la responsabilità di istituire un obbligo vaccinale. Misure ipocrite, che si inseriscono nel contesto della tendenza crescente dello Stato e dei governi a disimpegnarsi da una gestione pubblica di emergenza sanitaria. Il possesso del green pass vincola l’accesso a servizi essenziali e diritti fondamentali, dal diritto al lavoro al salario, dai treni alle università, diventando nei fatti una fonte di discriminazione e divisione, in particolare, tra i lavoratori nei luoghi di lavoro.

Il TUTTO in una situazione dove sono in forte aumento povertà, precarietà, licenziamenti, disoccupazione, morti e feriti sul lavoro, repressione, costo della vita, disuguaglianze, ingiustizie.

La lotta contro il governo Draghi va sottratta alla finta polarizzazione tra sostenitori e “cospirazionisti”, tra integralisti Si-Vax e negazionisti No-Vax (una divisione utile alle forze di governo e padronali), con l’impegno di porre al centro il terreno dello scontro di classe, sino a imporlo con la forza della lotta cosciente e organizzata di lavoratori, disoccupati, precari, pensionati, studenti.

Denunciare e smascherare la politica reazionaria di Confindustria e del governo Draghi, organizzarsi e mobilitarsi, solidarizzare e sostenere le lotte operaie e proletarie.

Come alto deve essere il sostegno alla lotta degli operai della Gkn di Firenze che dal 9 luglio hanno promosso una straordinaria mobilitazione sino alla manifestazione dei 40mila del 18 settembre. PURTROPPO la Gkn non è il solo caso di pesante attacco al posto di lavoro, PURTROPPO è un singolo caso dove vi è stata una risposta così forte.

Compito dei comunisti organizzati è unire le proprie forze e favorire ogni forma unitaria di classe, utile a rafforzare il fronte della lotta e a dar vita, nei fatti più che con sigle e proclamazioni, a un fronte unico di classe da contrapporre al fronte unico dei capitalisti che governa il paese.Nella ‘guerra’ tra poveri vincono i ricchi!

Fronte della Gioventù Comunista (FGC)

Unione di lotta per il Partito comunista (ULPC)             

 24 ottobre 2021

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