Un immane massacro di Stato

Trasformare la denuncia in mobilitazione!

In un mese il nostro paese è stato travolto dalla seconda ondata pandemica. Siamo a circa 40 mila nuovi positivi e più di 750 morti al giorno. E il picco deve ancora arrivare.
La situazione è fuori controllo. È saltato il tracciamento, i servizi territoriali e le Asl sono in tilt, gli ospedali al collasso. Si diffondono esodi di disperazione alla ricerca di un posto letto. Nelle RSA prosegue la strage di anziani. Numerosi medici, infermieri e altri lavoratori sono costretti a lavorare pur essendo risultati positivi. I pronto soccorso, le corsie, i drive in sono gironi infernali. Si muore di Covid nei cessi e sulle panchine…
Le classi e gli strati sociali più oppressi e sfruttati, tra cui la massa dei disoccupati, degli operai precari e sottopagati, i pensionati poveri, sono le principali vittime del Covid-19.

Le gravi responsabilità del governo e dei governatori di regione sono innegabili. Per mesi Conte, i ministri, i governatori e i loro super e strapagati “tecnici” hanno sparso ai quattro venti false rassicurazioni, permesso movide, imposto la produzione senza adeguate misure di sicurezza, trasformato i mezzi pubblici in veicoli di contagio. Pur avendo a disposizione il tempo per contrastare la diffusione del virus, sino a ottobre non hanno adottato nessuna misura preventiva e protettiva. Ancora oggi assistiamo al vergognoso scaricabarile fra governo e regioni.
Per i padroni, il loro governo e i loro partiti di destra e di “sinistra”, la salute conta la metà di niente rispetto alle esigenze dell’economia basata sul profitto e il mercato, come affermano senza alcun timore i lacchè del capitale.
La rapida e massiva propagazione del virus è una conseguenza diretta dei meccanismi dell’accumulazione capitalistica e della criminale politica borghese. In particolare, la mancanza di capacità di contenimento e di gestione della pandemia è il risultato dei tagli al sistema della salute pubblica e della privatizzazione della sanità.
La pandemia mette in luce la decadenza del capitalismo approfondita nei decenni per quella “globalizzazione neoliberista” che ha favorito le condizioni della diffusione della pandemia.
I capitalisti e il governo stanno cercando di approfittare della tragedia che affrontano le classi lavoratrici per far pagare loro le conseguenze della crisi, il prodotto delle contraddizioni interne al capitalismo.
Nelle fabbriche le condizioni di lavoro sono decisamente peggiorate. Un’ondata di licenziamenti è in arrivo, una volta terminati gli ammortizzatori sociali e il blocco parziale delle espulsioni di massa.
Se c’è una cosa che il Covid non ha fermato, è la crescita della ricchezza dei miliardari. Nel mondo le loro ricchezze sono aumentate di oltre il 25%. Anche in Italia, il conto in banca dei miliardari e il loro numero è cresciuto, mentre milioni di lavoratori perdono il posto di lavoro.
La forbice delle disuguaglianze e delle ingiustizie è destinata sempre più ad allargarsi.
Di fronte a questa realtà, si producono inevitabilmente condizioni per nuove esplosioni di ribellione sociale dato che, né i capitalisti e il loro Stato, né masse immense di lavoratori e lavoratrici, sono più in grado di andare avanti “come prima della pandemia”.
La pandemia non manda in quarantena la lotta di classe, ma crea le condizioni per il suo sviluppo. Le proteste operaie e popolari di queste ultime settimane sono il preludio di altre battaglie.
Fondamentale per i lavoratori è denunciare i misfatti dei padroni e del loro governo, organizzarsi unitariamente in organismi di massa per difendere i propri interessi economici e politici, la salute e la sicurezza sul lavoro, per far pagare la crisi economica e sanitaria ai padroni, ai miliardari, ai parassiti, che con la pandemia si sono avvantaggiati e arricchiti ancor di più.
Oggi è necessaria la più ampia unità tra i comunisti organizzati e gli elementi più avanzati della classe operaia e del proletariato. Unità e lotta per dar vita all’Organizzazione in grado di ricostruire il Partito di Gramsci, unica forza ideologica, politica e organizzativa, capace di unificare, mobilitare e dirigere la classe operaie e le masse popolari per la conquista di una nuova società: il socialismo.


La pandemia non può fermare la lotta di classe!

f.i.p. 19/11/2020

Coordinamento Comunista Lombardia (CCL) – coordinamentocomunistalombardia@tutanota.com
Coordinamento Comunista Toscano (CCT) – coordcomtosc@gmail.com
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia – teoriaeprassi@yahoo.it

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