In lotta alla “Leonardo” di La Spezia

Due ore di sciopero e presidi ai cancelli dello stabilimento ‘Leonardo’ (aerospazio, difesa, sicurezza), ex Oto Melara di La Spezia, che conta oltre 1.000 dipendenti e produce carri armati e cannoni 76/62 (il più diffuso sulle navi da guerra).

L’assemblea dei lavoratori ha ritenuto che i 4 stabilimenti (Spezia, Brescia, Livorno e Pozzuoli) con le linee di business (navale, terrestre, underwater e munizionamento) debbano proseguire in sinergia e unite. L’assemblea non accetta ipotesi di possibili spacchettamenti o di cessione ad aziende estere. Interessata all’operazione il colosso franco-tedesco ‘Knds’.

Portuali in sciopero a Livorno

Lo sciopero di 48 ore (18-19 novembre) per i diritti dei lavoratori del porto: stop all’utilizzo dei marittimi alle dipendenze delle compagnie di navigazione per mansioni svolte dai portuali, condizioni di maggiore sicurezza e salute, contenimento dello straordinario, superamento del precariato, riconoscimento del lavoro usurante – ha praticamente bloccato i porti di Livorno e Piombino con adesioni al 100%. “In alcune realtà si sa quando lavori con un preavviso di 3 ore: così sei ostaggio e vivi solo per lavorare”, “Oggi ci siamo visti come una comunità: ora le imprese devono uscire dal guscio”, dicono i lavoratori.

Dai dati sindacali, nel porto di Livorno i  lavoratori sono 1.600; il porto è tra le prime ‘industrie’ della Toscana.