4 ottobre 1993. Il presidente russo Boris Yeltsin ordina ai carri armati dell’esercito di circondare il Parlamento russo, noto come la “Casa Bianca”. L’apice della crisi costituzionale russa del 1993 difesa del parlamento reagiscono contro le forze di polizia di Yeltsin. Con il decreto 1400 del 21 settembre 1993, Yeltsin dichiara sciolto il Soviet Supremo. Questo atto era contrario alla Costituzione russa che stabiliva:
“I poteri del Presidente della Federazione Russa non possono essere utilizzati per modificare l’organizzazione nazionale e statale della Federazione Russa, per sciogliere o per interferire con il funzionamento di qualsiasi organo eletto del potere statale. In questo caso, i suoi poteri cessano immediatamente”.