Riceviamo e pubblichiamo:
Volantino distribuito ieri a Genova, ai lavoratori che hanno partecipato alla mobilitazione dei settori più colpiti dalle restrizioni anti-Covid.
Centinaia di migliaia di lavoratori (turismo, ristorazione, spettacolo, impianti sportivi …) da mesi sono costretti a sopravvivere con la cassa integrazione, spesso a mala pena il 60% del salario netto, nonché versata con mesi di ritardo, mentre bollette affitti e le altre scadenze giungono puntuali.
Occorre avere consapevolezza del fatto che questo drammatico impoverimento di una parte cospicua della classe lavoratrice è ben accolto dal padronato, dal suo regime politico, dal suo Stato perché utile a mantenere depressi i salari di tutti lavoratori e quindi a dare fiato ai profitti: gli operai dell’industria – la cui produzione ha ripreso a crescere da mesi –, i lavoratori dei trasporti e della logistica, i lavoratori statali sono posti sotto il ricatto di questa situazione generale onde evitare che rivendichino salari e condizioni di lavoro migliori.
È il solito vile metodo padronale di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri per sfruttare meglio tutti.
La difesa dei lavoratori che oggi subiscono in modo più pesante e drammatico gli effetti della gestione della crisi sanitaria è perciò interesse di tutta la classe lavoratrice e, giunti a questo punto, dovrebbe essere oggetto di un piano di mobilitazione generale da parte dei sindacati.
Ma Cgil, Cisl, Uil e “autonomi” sono sindacati collaborazionisti la cui funzione è impedire la lotta dei lavoratori! Non hanno mosso un dito contro il precedente governo per organizzare la mobilitazione nei settori più colpiti dalla gestione della crisi sanitaria e ora accolgono benevolmente il nuovo governo, invece di sviluppare lotte e vertenze di fronte al fatto che non tutelerà le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori.
Il sindacalismo conflittuale – sindacati di base (Usb, SI Cobas, Confederazione Cobas, Cub, Sgb … ) e Opposizione in Cgil – proclama di volere la lotta ma, nonostante il vuoto lasciato da Cgil Cisl e Uil, non riesce ancora a rappresentare una valida alternativa per i lavoratori, anche per le divisioni delle sue dirigenze.
Il disfattismo dei sindacati di regime e le divisioni delle dirigenze del sindacalismo conflittuale possono essere superati solo dalla scesa in campo in prima persona dei lavoratori. Il CLA si mette a disposizione e si batte a questo scopo, per l’unità d’azione dei lavoratori e del sindacalismo di classe.
I lavoratori della ristorazione, del turismo, dello spettacolo, di tutti i settori più colpiti debbono organizzarsi, diventare la forza trainante di manifestazioni come quella odierna, estendendole, moltiplicandole, rivolgendosi ai lavoratori di tutte le categorie spiegando loro come questa lotta li riguardi tutti.
Bisogna organizzarsi e lottare per gli obiettivi che uniscono tutti i lavoratori:- proroga del blocco dei licenziamenti;- trattamento unico di cassa integrazione non inferiore al 90% del salario e pagamento puntuale della indennità.
Genova, lunedì 22 febbraio 2020
coordautoconvocat2019@gmail.com
Coordinamento Lavoratori/trici Autoconvocati per l’unità della classe (C.L.A.)