Strage di operai negli USA

Riceviamo e pubblichiamo:

Una perdita di azoto liquido in un impianto di pollame a nord-est di Atlanta ha ucciso sei lavoratori e ne ha mandati altri 11 all’ospedale a fine gennaio; almeno tre dei lavoratori ricoverati in ospedale sono in condizioni critiche.

La polizia locale, statale e federale e gli investigatori sulla salute e la sicurezza degli Stati Uniti d’America stanno cercando di capire cosa potrebbe aver causato la perdita di azoto liquido nello stabilimento della Foundation Food Group di Gainesville, in Georgia.

Hanno già avvertito che potrebbe passare molto tempo prima di scoprire cosa è successo.”Sarà un processo lungo“, ha detto ai giornalisti Gerald Couch, lo sceriffo della contea di Hall. Il Consiglio per le indagini sui rischi e la sicurezza chimica degli Stati Uniti schiererà un team di investigatori.

Jameel Fareed, uno dei circa 130 dipendenti evacuati dallo stabilimento, ha dichiarato a Channel 2 Action News di Atlanta che la perdita di azoto ha scatenato il caos nello stabilimento. “Prima pensavamo che ci fosse qualcosa che non andava nel congelatore, poi hanno iniziato a dirci di uscire al più presto“, ha detto Fareed.

Un altro operaio ha detto che i colleghi hanno iniziato a spingersi l’un l’altro per uscire, presi dal panico. Cinque dei lavoratori sono stati trovati morti nello stabilimento. Un sesto lavoratore è stato trasferito al Northeast Georgia Medical Center di Gainesville e lì è morto.

Il dipartimento per le relazioni estere del Messico ha affermato che due dei sei operai deceduti erano cittadini messicani (forza-lavoro a bassissimo costo per i capitalisti USA).

Un killer silenzioso

L’azoto liquido è incolore, inodore ed estremamente freddo. Può causare gravi danni e morte rapida senza preavviso. Il gas può causare gravi danni ai tessuti o ustioni. L’inalazione di grandi quantità di azoto può causare vertigini, nausea, vomito, perdita di coscienza e morte. Gli impianti avicoli utilizzano azoto liquido per i sistemi di refrigerazione. Gainesville, con il suo gran numero di impianti di lavorazione del pollame, è chiamata la “capitale mondiale del pollame”.

Da gennaio 2011 fino a questo mese, l’Amministrazione per la sicurezza e la salute sul lavoro ha riscontrato diverse violazioni nello stabilimento di Gainesville, che in precedenza era chiamato Prime-Pak Foods Inc. Secondo i registri esaminati dalla NPR, l’azienda ha ricevuto l’ultima infrazione l’anno scorso per violazioni alla salute degli operai.

Nel 2015, l’OSHA ha multato l’azienda per 12 violazioni, che includevano questioni relative alla salvaguardia dei macchinari, secondo tali registri. In due episodi separati del 2017, due dipendenti hanno subito amputazioni delle dita dopo essere rimasti bloccati nelle apparecchiature.

A parte le esigue azioni dell’amministrazione USA, resta il fatto che ad oggi imprenditori senza scrupoli continuano imperterriti a mettere in serio pericolo la vita degli operai e continuano a farlo perchè è l’attuale sistema che lo permette e non consente di risolvere i problemi alla radice, lasciando ai capitalisti borghesi piena libertà d’azione.

I pericoli dell’industria

Nell’industria del confezionamento della carne e del pollame negli Stati Uniti sono occupati molti immigrati, in gran parte latini. Il lavoro è fisico ed è molto duro, oltre che pericoloso. I lavoratori si muovono rapidamente per soddisfare i bisogni degli imprenditori, alzando la produzione dei prodotti a base di carne; ciò li mette nel contempo a rischio di gravi tagli da coltello (operazioni di sfilacciamento), e ad incidenti continui sui macchinari pesanti. Molto spesso infatti è già capitato di assistere ad amputazioni di arti e altre gravi lesioni, visto che gli operai vengono costretti ad utilizzarli velocemente a ritmi serrati.

Durante la pandemia COVID-19, i lavoratori del confezionamento della carne sono particolarmente a rischio di esposizione perché lavorano quasi spalla a spalla con i loro colleghi. Una massiccia epidemia di COVID-19 nello stabilimento Smithfield Foods di Sioux Falls ha infatti ucciso quattro lavoratori e ne ha infettati più di 900. In un impianto di lavorazione del pollo Tyson Foods nella contea di Wilkes, NC, più di 570 lavoratori sono risultati positivi al coronavirus l’anno scorso.

Il problema è di classe

La questione degli omicidi e degli infortuni sul lavoro per i comunisti resta e rimane un problema di classe. Gli imprenditori, i capitani d’azienda, i pirati del capitale che usano e sfruttano la manodopera operaia per aumentare ogni giorno, mese, anno i loro profitti andrebbero cacciati dalle aziende che dirigono.

Se le aziende venissero gestite ed amministrate dagli operai al potere tutto questo non accadrebbe. Per prima cosa verrebbe abolito lo sfruttamento capitalistico. Si penserebbe alla salute, a gestire i mezzi di produzione – che non apparterrebbero più ai capitalisti, essendo di proprietà sociale  – in maniera più consona, ad acquistarne di nuovi e più sicuri, a mettere in sicurezza ogni singolo lavoratore.

Nel socialismo non si amministrano le aziende per produrre profitti, ma per la soddisfazione e il costante elevamento del benessere popolare.

Gli operai sono stanchi di pagare le crisi economiche dei padroni!

Gli operai sono stanchi di pagare con la loro vita le malefatte dei padroni, che risparmiano sulla sicurezza per aumentare i profitti!

C’è un solo modo per farla finita con questa situazione: unirsi e lottare per la rivoluzione e il socialismo!

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