Per la fabbrica pubblica e socialmente integrata

Testo approvato dall’assemblea permanente del 5/10/2022

Verso il 9 ottobre, verso Bologna del 22 ottobre e Napoli 5 novembre
Verso la nascita della Società Operaia di Mutuo Soccorso Insorgiamo 

L’assemblea permanente dei lavoratori ex Gkn dichiara che:

1. Sono stati persi 10 mesi in maniera irresponsabile. Lo stabilimento rischia il degrado. La fabbrica è a livello societario sull’orlo del baratro. Nessuno dica un domani che la cosa non si sapeva o non era chiara. 
2. La cassa integrazione viene usata in questo paese spesso per bollire le vertenze e disgregare il tessuto lavorativo per trasformare comunità di persone in potenziali mantenuti. Noi abbiamo evidentemente bisogno dell’ammortizzatore sociale per non cadere nella povertà e per avere tempo ulteriore. Ma la nostra dignità è più forte di qualsiasi paura e ricatto. E soprattutto chiediamo: tempo per fare cosa? Rigettiamo ogni tipo di discussione sulla cassa integrazione che non sia finalizzata a progetti chiari di reindustrializzazione e ritorno al lavoro. 
3. L’attuale proprietà ha perduto evidentemente credibilità e il diritto unico di proposta. Renda trasparente tutto il corpo di accordi avuti con il fondo finanziario Melrose. Smetta di frapporsi tra la chiarezza necessaria a risolvere i problemi e la ripartenza. E soprattutto renda accessibile lo stabilimento a chiunque apporti realmente un contributo alla reindustrializzazione. Start-up, ricercatori, idee, investimenti devono trovare qua ascolto e chiarezza.
4. Ci siamo dichiarati “fabbrica pubblica”. Perchè è chiaro che Gkn non riparte oggi se non con fondi pubblici. Ribadiamo quindi la nostra richiesta di una entrata del capitale pubblico in società. Allo stesso tempo a capitale pubblico, deve corrispondere pubblico controllo, pubblica utilità e politica industriale pubblica. 
5. Ci siamo dichiarati “fabbrica socialmente integrata” perchè ad oggi l’unica cosa che ci ha tenuto in vita è da un lato la lotta sindacale e la tenuta dell’assemblea permanente e dall’altro il legame con il territorio. Questa fabbrica, tanto più se pubblica, deve integrarsi ed essere “restituita” alle esigenze del territorio.
6. Per fare tutto questo dobbiamo dotarci di strumenti adeguati e all’altezza:
a) nasce l’associazione “Società Operaia di Mutuo Soccorso Insorgiamo” (Soms Insorgiamo), finalizzata all’autorecupero dello stabilimento, alla gestione del presidio e della sua integrazione con il territorio, allo sviluppo del mutualismo reciproco. La Soms Insorgiamo vive come Cral in base all’articolo 11 dello Statuto dei Lavoratori e svilupperà eventualmente tutte le convenzioni necessarie con altre realtà, come Forimercato, Mag, Arci ecc. Diamo mandato alla Rsu e alle competenze solidali di approntare nei tempi più rapidi possibili uno Statuto che rifletta finalità e possibilità della Soms Insorgiamo.
b) campagna per la fabbrica pubblica e socialmente integrata. Chiamiamo tutte e tutti i solidali a dare vita a una vasta campagna sociale di comunicazione attorno a questo obiettivo. Il movimento solidale che ha difeso Gkn dai licenziamenti, oggi ha l’incredibile possibilità di farsi esperimento sociale e collettivo per farla rivivere. Facciamoci un favore. Creiamo un precedente in grado di ribaltare l’intera concezione di politica industriale in questo paese.
c) assemblea del 9 ottobre per l’assemblea per la fabbrica pubblica e socialmente integrata dove approfondire questa discussione, formalizzare questi obiettivi. Con l’assemblea del 9 nasce il tavolo permamente per la reindustrializzazione che si riunisce al centro dello stabilimento. E si formalizzano: – gruppo di comunicazione per la campagna per la fabbrica pubblica e socialmente integrata – un comitato tecnico scientifico – un team contabile – un team legale. Diamo mandato alla Rsu di preparare un documento/comunicato finale di tale assemblea
d) E come sempre, a sostegno di tutto, lo strumento della mobilitazione: continuare a dare impulso al processo di mobilitazione generale, ad insorgere per convergere e convergere per insorgere. Siamo costretti e condannati a provare in tutti i modi a cambiare i rapporti di forza generali nella società. Le due scadenze del processo di mobilitazione, “Insorgiamo a Bologna” il 22 ottobre, e a Napoli, “il Sud che Insorge il 5 novembre”, sono ossigeno vitale, luce e visibilità per la nostra lotta e in verità per qualsiasi lotta.
Nessuno si salva da solo.
Da Firenze e dalla Toscana facciamo appello ad andare insieme e tornare insieme a Bologna, farsi carovana, farsi testuggine

#insorgiamo

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