“È tornato a manifestare il gruppo di precarie “storiche” della Piaggio, la cui assunzione non è rinnovata da tre anni e rivendicare il diritto all’assunzione. Una nuova protesta di donne che chiedono giustizia per loro e per tutti quei precari “usa e getta” di oggi e di domani.
Alcune hanno lavorato nell’azienda casa della Vespa per 15 anni.
Già nel febbraio 2020 occuparono per giorni il tetto di Palazzo Blu a Pontedera, questa volta hanno occupato il tetto del Polo Sant’Anna che si trova sul viale Piaggio, di fronte alla sede della multinazionale a Pontedera, per chiedere il rinnovo del contratto stagionale.
Secondo le manifestanti l’azienda avrebbe sempre sostenuto che la decisione del mancato rinnovo non era “una discriminazione di genere, ma solo una decisione dovuta al Decreto dignità e perché non poteva assumere”.
Ora, però l’azienda – super finanziata dallo Stato italiano e dalla Regione Toscana che dichiara utili milionari ogni anno – ha annunciato il rinnovo di alcuni contratti a termine e la stabilizzazione di 50 lavoratori ma non per le contrattiste e i contrattisti ai quali nel 2018 non è stato rinnovato il contratto, nonostante precisi accordi. Dopo un giorno e una notte sul tetto sono state convocate dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, ma si può ipotizzare un’altra illusione.
Istituzioni e mass media si spendono per un giorno contro la violenza sulle donne, il Parlamento dedica le sedute (nel vuoto degli scranni) ignorando che altri drammi si consumano sempre a carico delle donne: licenziamenti, precarietà, disoccupazione. E, se la donna non è economicamente indipendente, è anche costretta a subire le violenze in famiglia!