14 giugno sciopero nazionale metalmeccanici

Difendiamo i nostri interessi con la lotta e l’unità di classe,
contro l’offensiva dei padroni e dei governi!

La realtà in fabbrica è caratterizzata dal progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro: intensificazione dello sfruttamento, dei carichi e dei ritmi di lavoro, turni massacranti, salari più poveri, regime da caserma, malattie professionali e “omicidi bianchi”.

Il rallentamento della produzione determina, in molte aziende, l’aumento della Cig e il mancato rinnovo dei contratti dei precari, le fusioni fra monopoli provocano licenziamenti di massa.
La crisi del sistema capitalista avanza e con essa l’aggressione nei confronti della classe operaia. Per questo, i capitalisti fomentano contraddizioni e contrasti interni al proletariato ed elogiano la repressione e le limitazioni che Salvini conduce sistematicamente, attraverso “pacchetti sicurezza”, al diritto di sciopero, alle forme di lotta e all’autorganizzazione operaia e proletaria. Di fronte al moderno schiavismo e all’inasprirsi della reazione è indispensabile lottare e mobilitarsi. Le burocrazie sindacali si limitano a chiedere al governo (Lega-M5S) la ripresa della concertazione per una politica esclusivamente a vantaggio dei padroni (come per l’accordo sulle “Relazioni industriali”).
Altro deve essere il nostro atteggiamento: difesa intransigente dei nostri interessi di classe, su cui realizzare l’unità d’azione dal basso, per respingere l’attacco padronale e sventare le manovre dei vertici sindacali, che quando disquisiscono di “unità sindacale” lo fanno per praticare un’azione ed una pratica sempre più inefficaci, inutili e dannose.
Rivendichiamo e mobilitiamoci, con forme di lotta efficienti, efficaci e partecipate: per il lavoro stabile e garantito, contro ogni forma di elemosina! Contro la chiusura delle fabbriche, i licenziamenti e le delocalizzazioni! Per aumenti salariali e l’abolizione della legge Fornero-Monti! Per la riduzione dell’orario, dei carichi e dei ritmi di lavoro! Per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro e sul territorio! Contro il decreto S.S. (Sicurezza&Salvini) e la repressione delle lotte operaie e sociali!
Con l’unità degli operai e dei lavoratori contro il capitalismo e i suoi governi, propri comitati d’affari; con lo sviluppo della solidarietà e dell’organizzazione di classe, senza farsi abbindolare e manipolare da chi lavora per la nostra divisione (etnia, nazionalità, regione, contratto, età, sesso, etc.), possiamo riprendere fiducia nella nostra forza e difendere la nostra condizione, per l’emancipazione dall’oppressione e dallo sfruttamento, unica via per uscire dalle guerre, dalle crisi e dal degrado di una società marcia e corrotta.
Per l’opposizione e la difesa, per ogni avanzamento, è indispensabile oggi la costruzione dell’Organizzazione comunista necessaria a creare le condizioni per la ricostruzione del Partito, strumento fondamentale per realizzare una nuova società.

La guerra tra poveri, è unicamente a favore dei ricchi
Organizzarsi e mobilitarsi oggi, per non recriminare e piangere domani
La difesa è salvaguardia per le proprie condizioni di lavoro e di vita
L’attacco è oggi la costruzione dell’Organizzazione, domani la ricostruzione del Partito!

Coordinamento comunista toscano coordcomtosc@gmail.com
Coordinamento Comunista Lombardia (CCL) coordcomunistalombardia@gmail.com
Collettivo comunista (m-l) di Nuoro  cocoml.nuoro@gmail.com
Coordinamento Comunista Veneto (CCV)
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia teoriaeprassi@yahoo.it

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